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Leggerezza o egoismo?

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Giace miseramente lì sul prato

 abbandonato con incuria e spunta

 in mezz’all’erba come fosse un fiore

 un tappo di bottiglia colorato,

 

 par che voglia ingannare l’occhio, ormai

 abulico e indolente, che giammai 

 sfiorire potrà vederlo. Stagioni 

 passa ad attirare invano golosi

 

insetti. E lì resta per l’incoscienza

 d’una mano che non vede di quanto

 gabbando sta i figli suoi che un giorno 

 a fare i conti con le conseguenze 

 

si vedranno lor malgrado costretti.

 Si guarderanno indietro con disgusto 

 e diranno che fummo scellerati, 

 egoisti e gente con scarso rispetto.

 

 

 

 Giulia Bellucci - 22/02/2019 15:21:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Grazie di cuore a voi tutti: Franca, Salvatore, Rosa Maria e Alberto.

 Alberto Becca - 22/02/2019 15:17:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

leggerezza ? trascuratezza ? egoismo ? mancanza di rispetto ? trasandatezza ? Forse, ciascuna e tutte insieme.. sicuramente tanta tantissima scellerata mancanza di amore verso il prossimo, verso la natura (che è la meraviglia nella quale ci è stato dato di vivere) e mancanza totale di rispetto versoo coloro che verrano dopo di noi

 Rosa Maria Cantatore - 22/02/2019 15:17:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

una poesia ecologica...
Ci vuole, oh se ci vuole.

 Salvatore Pizzo - 22/02/2019 02:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Mi fai venire un giorno al lago: ero lì ad ammirare il paesaggio, quando vidi avvicinarsi alla riva un motoscafo. ne sbarcarono due coppie che si diedero a fare il picnic. Alla fine, riempite le borse di plastica con piatti, posatine e resti vari, si accinsero ad abbandonare il tutto sulla spiaggetta, andandosene tranquilli. Cercai di richiamarmi, ma quelli fecero finta di non sentire, andandosene lieti lieti verso il futuro. Qualcosa di analogo mi capitò anche in parco nazionale, dunque area protetta.Era un w.e. del 2 giugno. Molte famiglie cittadine erano arrivate di prima mattina sul prato sul quale ero a riposare. Dopo la classica grigliata, il riposino e la chiacchiera, avevano raccolto tutti i resti in borse di plastica, abbandonandole tra i sassi del torrentello che scorreva in una stretta gola. Sinceramente ho dovuto trattenermi e parecchio, con calma forzata ho cercato di convincere le persone, padri e madri di famiglia, che non era un bel gesto quello che stavano facendo, che c’erano contenitori poco più a valle per lasciarci i rifiuti. Costoro, d’una stupidità abissale, sostenevano il fatto che sarebbe stata la corrente, alle prime piogge, a ripulire il letto del torrente. Una follia, come puoi bene immaginare.
Ecco, questi tuoi versi mi hanno richiamato alla mente tutto ciò: la stupidità umana, l’incapacità di vedere un po’ più lontano dal proprio naso, l’autolesionismo mascherato da strafottenza e menefreghismo...
Grazie per i bei versi e perdona il mio sfogo.
Un caro saluto

 Franca Colozzo - 21/02/2019 20:30:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Giulia, speriamo che i figli di domani siano migliori dei padri di oggi. Con l’andazzo che stiamo vivendo in mezzo a genitori maleducati e tracotanti, che alzano la voce davanti ai docenti dei figli, cosa credi che venga fuori?
Dovrebbe verificarsi un miracolo per trasformare i ragazzi di oggi in paladini del rispetto della natura, dei propri simili (bullismo imperante anche sui social) e di tutti gli altri esseri viventi.
Credo però che la prospettiva sia devastante a giudicare dai semi piantati e considerata la compulsività digitale, che sta prendendo
piede anche tra noi adulti, al pari di una patologia compulsiva e ossessiva.
Ti ringrazio di aver puntato l’indice, con questa tua poesia, verso un problema così sentito da parte di persone attente all’ambiente come te. Un affettuoso abbraccio. Buona serata.
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